La notizia è uscita da qualche giorno , non è più una novità dell’ultimo momento ma quello che vorrei riportare qui non è la notizia ma alcune considerazioni che mi sono nate negli ultimi giorni.
Quindi , riassumendo, IBM ha venduto Notes, Domino e Connections ad HCL per 1,8 miliardi di dollari.
Insieme a questi tre software in realtà l’accordo fra IBM ed HCL prevede anche la cessione di altri pacchetti , per cui l’elenco completo è questo:
- Appscan per lo sviluppo di applicazioni sicure
- BigFix per la gestione sicura dei dispositivi
- Unica (on-premise) per l’automazione del marketing
- Commerce (on-premise) per eCommerce omni-channel
- Portale (on-premise) per l’esperienza digitale
- Notes & Domino
- Connections
Il tutto diverrà effettivo a partire (probabilmente) da metà 2019.
Fin qui la notizia nuda e cruda . Cose di questo tipo accadono regolarmente , lo ha dimostrato IBM stessa con l’acquisizione di RedHat avvenuta da poco (e per cifre assai più consistenti).
IBM stessa non aveva inventato Notes ma lo ha acquisito nel 1995 incorporando Lotus Development per la cifra di 3,5 miliardi di dollari.
E già qui una cosa balza all’occhio: acquisendo Lotus in realtà IBM non si era portata in casa solo il groupware con Notes e Domino ma anche il foglio elettronico 123 all’interno di quella che si chiamava Smartsuite : prodotti ormai scomparsi ma che all’epoca avevano una loro base di installato ed un certo seguito di utenti.
123 è stato per parecchio tempo il foglio elettronico più utilizzato prima di essere dismesso da IBM.
Certo, l’acquisizione di Lotus era stata portata a termine solo per avere Notes e Domino , software su cui IBM puntava molto e che erano in netta ascesa.
Ma poi sappiamo tutti come sono andate le cose , specialmente negli ultimi anni quando IBM è sembrata dimenticarsi di avere questo software in portafoglio, non solo dal lato dei nuovi sviluppi ma anche (o soprattutto?) per quanto riguardava marketing e proposta commerciale.
Si resta comunque colpiti dal fatto che quanto sia stato acquistato per 3,5 miliardi nel ’95 sia ora rivenduto all’interno di un accordo più ampio per 1,8 miliardi.
L’annuncio della vendita in sè non mi stupisce: già da mesi IBM ed HCL avevano instaurato una partnership per lo sviluppo di Notes & Domino con HCL, lo sviluppo di Watson e l’acquisto di RedHat avevano ampiamente dimostrato verso quali fronti si stesse muovendo IBM . Forse quello che può stupire è la velocità con cui ci si è mossi dalla partnership alla cessione del prodotto.
Veniamo ad HCL : senz’altro la loro entrata in campo ha portato negli ultimi mesi una serie di novità ed un’aria di rinnovamento. E’già uscita una nuova versione di Domino, stanno lavorando al client Notes , è in arrivo il client su iPad.
C’è insomma un’aria di rinnovamento ed un nuovo entusiasmo che mancavano da tempo . Ora sarà importante che questo entusiasmo sia mantenuto e che , con l’acquisizione di altri prodotti, si vada verso una visione ed una strategia globale.
Non mi meraviglierei, ad esempio, se col tempo vedessimo Domino e Connections convergere sempre più , magari arrivando a divenire un unico prodotto o comunque ad avere molti più punti di contatto .
Insomma credo che questa acquisizione possa solo portare dei vantaggi per chi lavora con Domino: nuovo entusiasmo, nuove release, nuove feature. Insomma nuova vita.
Certo, ad oggi restano aperti diversi interrogativi . Vi sono una serie di aspetti su cui ancora non si sa nulla . Ad esempio come si evolverà la situazione per chi (come noi) oggi è Partner IBM proprio per i pacchetti di collaboration (ICS – Ibm Collaboration Solutions) o quale sarà la nuova politica di licenze scelta da HCL.
Oppure, scendendo nei particolari, cosa accadrà ad esempio a tutti i forum di discussione IBM sui prodotti come questo : contengono una vera e propria marea di informazioni e conoscenza che spero HCL si porti in casa e continui a rendere disponibile a tutti .
Mi sono perfino domandato se HCL insieme ai pacchetti software abbia acquisito anche il marchio Lotus e possa così tornare a commercializzare questo brand : potrebbe non essere un’idea così peregrina. Moltissime persone si riferiscono ancora ai due prodotti come “Lotus Notes” e “Lotus Domino” ; il nome reale “IBM Notes” è molto meno usato . In aggiunta il ritorno del giallo (in sostituzione del blu IBM) nel brand e nelle comunicazioni degli ultimi mesi potrebbe portare a questa strada.
E’ senz’altro presto per capire cosa e soprattutto come accadrà , per il momento possiamo solo restare alla finestra ad osservare .
0 commenti